Filosofo e psicologo tedesco. In filosofia fu assertore del neorealismo, in
opposizione all'idealismo. Egli distinse tra il pensare una cosa e il "pensato"
dal pensiero: la cosa non è ciò che viene pensato e, d'altra
parte, non è possibile pensare se non si pone, prima ipoteticamente, poi
assiomaticamente, la realtà di un oggetto che non sia pensato. In
psicologia, fu allievo e poi assistente del Wundt, da cui però si
distaccò, dissentendo sul problema della ricerca dei processi mentali
superiori. Diede vita a un nuovo indirizzo sperimentale, denominato "Scuola di
Würzburg", dal nome della località in cui ebbe la cattedra,
indagando sperimentalmente sugli stati mentali e psichici, senza però
riuscire a spingersi oltre l'indagine introspettiva. Opere principali:
Principi di psicologia (1893);
La filosofia oggi (1902);
La
realizzazione (1912-1923), considerata la sua opera più importante;
I fondamenti dell'estetica (1921);
Lezioni di logica (1923)
(Candau, Curlandia 1862 - Monaco 1915).